UN CALCIO AL PASSATO! Stampa
Scritto da Vincenzo Travascio   
Giovedì 25 Settembre 2014 10:48

Quando Leopoldo Desiderio, Presidente del CONI REGIONALE di BASILICATA, in una riunione di Giunta, ci comunicò che anche la Federazione Italiana Dama avrebbe partecipato ad un Progetto Sportivo teso ad arricchire le giornate dei ragazzi ospiti dell' I.P.M e della Comunità Ministeriale di Potenza, io e il mio collega Istruttore del giuoco Dama, Andrea Durante, aderimmo all'iniziativa con grande entusiasmo.

Dopo aver espletato l'iter burocratico previsto, tutti gli operatori sportivi del CONI di Basilicata furono al gran completo ricevuti dalla Dott.ssa Maria Cristina Festa, Direttore della struttura detentiva e della Comunità, per definire il calendario delle attività relative al Progetto “ UN CALCIO AL PASSATO”.

Ed è stata la prima volta che, tramite il giuoco della dama, l'équipe sportiva è diventata parte attiva per favorire il reinserimento di ragazzi che momentaneamente sono “ospiti” dei Servizi Minorili citati per “errori di gioventù”, che non stiamo e non possiamo qui evidenziare.

Certo, non nascondiamoci dietro l'indice, non abbiamo dormito sonni tranquilli perché a noi si richiedeva e si richiede professionalità per proporre un gioco che ha profonde radici nella cultura e nella tradizione nazionale. Il gioco della dama è popolarissimo, la pratica del gioco è quasi sempre gratificante perché permette a chiunque di esprimere le proprie potenzialità di analisi e di sintesi.

Si qualifica, inoltre, quale strumento culturale, ricreativo, associativo, sportivo utile per l'acquisizione e il potenziamento di sani stili di vita.

Il gioco della dama è anche rispetto delle regole, è gestione dell'errore e della sconfitta anche in un ambiente particolare come quello in questione, in cui l'aggressività deve essere dirottata verso un sano agonismo, capace di accettare e gestire l'errore di giuoco e l’eventuale sconfitta.

Richiedere agli ospiti dell’I.P.M. e della Comunità momenti di concentrazione e di analisi per confrontarsi con l'avversario di turno a noi sembrava, inizialmente, cosa impossibile ancorché ardua.

Fu così che con questo stato d'animo il 5 agosto, all'ora prefissata, fummo introdotti in un ambiente a noi nuovo e per certi versi misterioso.

Con i ragazzi si è instaurato subito un rapporto di empatia e dopo aver loro fornito le basilari e necessarie regole per sedere dietro una damiera abbiamo iniziato con loro un nuovo percorso... in Dama! Voglio anche qui ricordare che in bella vista, nella sala tempo libero, abbiamo trovato delle damiere che i ragazzi avevano autonomamente realizzato su cartone e su tavole di legno, nel corso di laboratori formativi e artigianali precedentemente attivati.

Posso affermare che, ad oggi, il progetto procede a “gonfie vele”, tant'è che in data 6 settembre u.s. è stato  completato il primo torneo di dama e, considerato il numero dei partecipanti, la gara è stata arbitrata con sistema all'italiana.

I vincitori (sez IPM e sez Comunità) sono stati premiati dalla Direttrice Dott.ssa Maria Cristina Festa e dal Presidente del Coni Desiderio: una coppa per i primi classificati e una bellissima medaglia per tutti i partecipanti.

Alla luce dei risultati finora conseguiti e dell’ottima collaborazione instaurata con gli operatori minorili, si auspica che l’esperienza, a forte valenza educativa, possa proseguire nel tempo, in maniera stabile e continuativa.


Note: nella foto di gruppo in alto la Direttrice, il Presidente Regionale del CONI Leopoldo Desiderio, Vincenzo Travascio e alcuni operatori insieme ai ragazzi della Comunità. Per i ragazzi dell'altra sezione non è possibile pubblicare le foto!